Il fenomeno dell’escorting a Milano è antico come il mondo e ancora desta curiosità e scandalo.

Un argomento che ha sempre spezzato in due l’opinione pubblica portando la gente a chiedersi se sia una pratica da legalizzare o lasciata al buio, lontana dagli occhi ipocriti dei benpensanti. Vediamo quindi come funziona e come si contatta una escort di lusso a Milano

L’intervista con Ursula Sofà, escort di lusso a Milano.

Abbiamo incontrato una accompagnatrice di alto livello che bazzica Roma, Bologna e Milano, ma è pure famosa in Europa.

Dopo essersi messa a suo agio, sul suo divano rosso scarlatto, inizia a parlarci del perché molte ragazze bellissime decidono di fare questo mestiere.

“Io ho 25 anni e vengo dalla Ucraina. Ho iniziato come escort a 14 anni perché non avevo soldi, poi mi sono trasferita a Bruxelles, ho continuato la professione anche qui, dove i clienti sono più simpatici.

Volevo però cambiare lavoro e diventare ballerina di tip tap

Poi però sono rimasta incinta di un cliente che per venirmi dentro mi ha pagato di più’. È scappato e io sono rimasta sola con tre gemelli mulatti.

I miei bambini ora stanno con mia zia e un po’ con mia cugina e sono costretta a mantenerli da sola.

Mi sono pentita, lo dico.

Perché lo fai, disperata ragazza mia?

“Il fenomeno dell’escorting a Milano è più imponente di quel che si pensi. Così fan tutte, anche tua moglie o tua sorella. È facile che sia così.

Chi ti ha portato a fare questo mestiere?

Di solito te lo propongono. Il fenomeno dell’escorting a Milano funziona cosi’. Ti pagano per far sesso e tu se cedi la prima volta, cedi per sempre. Funziona così. È un po’ come per la droga. Se cadi una volta, poi sei fregato. Poi ho messo degli annunci escort lusso a Milano e ho comunciato.

Ma quindi devi essere già puttana inside per far parte del Il fenomeno dell’escorting a Milano?

No, non direi che nasci puttana. Nasci magari in un contesto di alto degrado o economico o morale. O sei costretta dalle avversità della vita o magari non ti senti una persona degna di rispetto e amore, e quindi la dai via.

Ma davvero ti chiami Ursula?  

“Ma no. Io mi chiamo Sabrina. Io recito solo una parte, un personaggio, come nei film o a teatro. Poi finito lo schifo che devo sopportare e la noia, torno ad essere la solita persona di sempre. Beh, la solita forse no, diciamo che ogni giorno mi faccio un po’ più schifo”. A volte penso al suicidio perché non trovo alternative.

Esistono ancora i magnaccia?

“A volte sì. Uomini da ammazzare, decisamente, ma alla legge fondamentalmente va bene così. A mio avviso puttana o escort sono la stessa cosa. Cambia solo il tariffario. La malattia mentale o emotiva è la stessa: una profonda disistima di sè, anche se rinnegata con tutte le forze.

Le escort sono certamente indipendenti ma come le altre pagano un prezzo troppo alto per la loro ricchezza.

Hanno mai cercato di farti del male? Sai, magari qualche cliente pazzo…

“Come no. I peggiori sono i drogati, i cocainomani. Dopo aver pagato per una singola prestazione, pretendeva di continuare ancora e io ho provato a mandarlo via. Lui mi ha picchiato, minacciato e puntato un coltello alla gola. Ho dovuto cedere.  

Le escort non sanno che tipo di cliente capiterà loro e viceversa loro non sanno davvero se siete quelle delle foto o no. Quindi come vi mettete d’accordo?

“Esistono forum con recensioni escort e forum escort con recensioni clienti. Non si azzera il rischio di trovare clienti malati mentali e di escort finte, ma lo si diminuisce parecchio, almeno del 70%”  

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