Josephine, splendida modella accompagnatrice da due anni, ci racconta la sua esperienza iniziale con parole scioccanti: ” Io mi sentivo davvero violentata da quei porci dei clienti.
Una volta ho provato terrore puro perché un uomo aveva nascosto nell’armadio un suo amico legato e imbavagliato. Scappai dalla finestra”
Josephine, escort di lusso Roma italiana di 31 anni, ci ha raccontato la propria storia. La donna ha riferito di come ha iniziato a svolgere il nobile mestiere: “Mi sono improvvisamente trovata senza un soldo.
Abbandonata da mio marito. Ho iniziato a fare la colf e tra gli appartamenti in cui lavoravo c’era quello di una escort di lusso a Roma. Un giorno, parlando, mi ha detto che grazie al mio bell’aspetto avrei potuto guadagnare molto denaro dandola via.
Ci ho pensato molto ma poi ho accettato. Ero veramente nella merda. All’inizio mi sentivo schifosa, sporca e indegna. È oggettivamente stato un trauma.
Avevo l’obbligo di scopare con chiunque, pure con uomini orrendi e maleducati.
Poi con i mesi ci si abitua a tutto. Ora mi percepisco come una donna normale, senza sensi di colpa: alla fine sono una Escort di lusso.
Quando facevo la colf prendevo 300 euro al mese. Direi che il guadagno di ora giustifica qualsiasi perplessità.
Da me vengono uomini di tutte le età. Tutti hanno bisogno di fare sesso. C’è quello che arriva per amore della trasgressione, altri perché non ricevono dalle loro compagne quello che davvero desiderano.
L’unica volta che davvero maledetto questo mestiere è stato quando mi sono ritrovata in camera con un tizio molto bizzarro. In casa c’era un puzzo rivoltante. Ho sentito come dei mugolii provenire dall’armadio.
Aprendolo ho trovato un uomo legato e imbavagliato circondato da feci e piscio.
Sono scappata dalla finestra slogandomi un piede e rompendo i tacchi delle mie meravigliose scarpe La Boutin da 1500 Euro.
È stato terribile! Ho pensato di fare la fine delle prostitute dei film, quelle che vengono ritrovate sulla riva di un fiume, o in una discarica, magari a pezzi!
Ora raramente vado a casa dei clienti, preferisco incontrarli in hotel. Certo, non è che l’hotel mi garantisca al 100% una sorta di immunità, ma meglio che niente.